Ristorante Ad Astra
Santa Maria della Versa - pv ITA
Il ristorante “Ad Astra” è situato a Santa Maria della Versa in provincia di Pavia, terra d’eccellenza del Pinot Nero. Aperto a dicembre 2019, dopo le vicissitudini legato al periodo pandemico con le sue chiusure e limitazioni, oggi è selezionato all’interno della Guida MICHELIN Italia 2023, nonché recentemente premiato durante l’edizione di Golosaria Milano 2023, nella categoria “migliori ristoranti”, a cura di Leone Alato. La progettazione di interni e grafica è firmata dall’architetto Paola Edvige Fiori direttore creaivo del brand emergente Dieciottantanove, attivo nell’ambito dell’interior design, dell’arte e della fotografia, fresco di partecipazione al Fuorisalone 2023 nell’ambito del distretto 5Vie.Il locale prende vita nella mente dello chef Alessandro Folli e di sua moglie Samantha, con l’idea di uno spazio intimo e raccolto, di una cucina d’autore in grado di coniugare materie prime del territorio altamente selezionate unite a originalità e innovazione. Il motto dello chef è infatti “semplicità con eleganza”, due aggettivi che descrivono il suo approccio sia in cucina che in sala: un’esperienza sensoriale completa dove il cliente viene accolto e portato per mano in un viaggio di sapori e contrasti sorprendenti.
Il ristorante si compone di tre sale distinte, ognuna con una propria personalità, l’ingresso è contraddistinto dalla zona bar. Il bancone e la bottigliera sono stati disegnati dall’architetto Paola Edvige Fiori e realizzati interamente su misura. Le cromie principali della prima sala sono essenzialmente quelle del marrone e del grigio antracite caldo, utilizzato sia per i pavimenti sia per l’elemento del bancone.
La personalizzazione del locale viene valorizzata fin dall’ingresso dove è collocato l’elemento divisorio: un complesso sistema di partizioni scorrevoli in acciaio corten impreziosite da vetro fumé color ambra, realizzato su misura dal laboratorio Negri di Santa Maria della Versa (PV).
L’intento principale è infatti quello di differenziare la prima sala dallo spazio adiacente l’ingresso, riservato all’accoglienza, senza però operare una chiusura totale: “la partizione verticale con i suoi elementi scorrevoli consentono un continuo scambio e le aperture possono essere modulate a piacimento durante il servizio, i materiali preziosi conferiscono a questo elemento funzionale un carattere prezioso e affascinante. Da questo punto si ha la visione della sala ma allo stesso tempo un intrigante gioco di riverberi dato dal vetro fumé acidato; i toni caldi di questo elemento dialogano perfettamente con la vola in mattoni, le cui geometrie vengono enfatizzate dall’illuminazione che corre lungo tutto il perimetro di questa prima sala”.
La seconda sala è concepita come un vero e proprio spazio intimo e raccolto, il tavolo ellittico in marmo bianco di Carrara fa da padrone a un ambiente che solitamente è riservato a piccoli gruppi o coppie. I pannelli decorativi di Dieciottantanove della serie “Lunettes Marbles” richiamano a loro volta la preziosità dell’elemento principale presente nell’ambiente.
Lungo il corridoio che collega la seconda alla terza e ultima sala è presente un elemento a misura concepito come vano tecnico, nonché armadio e guardaroba, anche questo interamente progettato da dall’architetto Fiori e realizzato dal laboratorio Tiemme Arredamenti di Stradella (PV).
La prima e la seconda sala sono dotate di un affaccio diretto sulla cucina, uno scorcio sulla brigata in opera.
La terza e ultima sala è contraddistinta dalla decorazione a muro realizzata dallo studio Olmo Blu, le cromie del blu e del bianco prendono vita in un pattern sofisticato ed intrigante. Le sedute in velluto conferiscono un ulteriore tono caldo ed accogliente.
Il progetto del ristorante “Ad Astra” si distingue per il taglio custom made, tutti gli elementi che definiscono gli interni sono a misura: il bancone della zona accoglienza/bar con la relativa bottigliera, la parete divisoria scorrevole e il vano guardaroba.
Le realizzazioni del tutto artigianali e su misura sono state concepite con la volontà di dare un tocco unico e non replicabile data la particolarità dell'immobile, si è volutamente creato un gioco di contrasti tra le attuali finiture e gli elementi preesistenti (volta in mattoni e parete in sasso della prima sala, e piccole volte in mattoni nelle altre due sale).